ma una prima meccanizzazione si andava diffondendo. A Montecchio Precalcino il torrente Astico era la fonte di sassi per le tradizionali fornaci da calce, e nel tempo libero vi si andava a prendere materiali per la costruzione di muri. I primi camion trasportavano legname e generi alimentari.
detto semplicemente Giulio, recuperò i camion requisiti dai nazisti e diede all'attività del passato la forma industriale che conosciamo oggi: cave, impianti, trasporto, persone, organizzazione.
con l'acquisizione di un piccolissimo impianto Marini usato. Montecchio Precalcino rimase per anni il sito principale, con quattro diversi impianti, ma anche lo stabilimento di Fontaniva (PD), dove si lavorava la ghiaia estratta dal Fiume Brenta, venne dotato di un impianto negli anni '60. Nel 2006 nasceva il nuovo impianto di Montecchio Maggiore (VI).
la nostra azienda è stata protagonista nella fornitura di inerti e calcestruzzi, ma anche nella stesura di asfalto con impresa propria. Le nostre autobetoniere e le betonpompe viaggiavano notte e giorno, a volte persino di domenica.
Giulio acquistò cava e impianti di Gambellara (VI). Nella cava, nata cento anni prima, ancora si scavava a mano e con gli esplosivi: venne dotata di escavatori e nuovi frantoi. Negli anni '70 anche la cava di Altavilla Vicentina divenne parte dell'Azienda. Poi toccò a Chiampo (VI), Marostica (VI) e Vestenanova (VR). Già da allora siamo fornitori di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
al termine della loro capacità produttiva ha reso l'azienda nota per gli interventi paesaggistici curati con la collaborazione di centri di progettazione e università. In particolare l'ultimo caso ci ha visto acquistare e condurre al recupero una vecchia cava già prossima a esaurimento e abbandono. Sfida vinta: riuscire a ideare il recupero paesaggistico e funzionale di un luogo e finanziarlo con l'attività di cava.